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al testo di Loredana Savelli
i ferri del mestiere
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la giornata di sole cambia il segno del mio stare qui. trasparenze e colori provano a fermarmi ma mi sottraggo: non anticipo, non posticipo.
se il vento tace, se la pioggia dà pace, emerge il suono di fondo, l'estenuato errabondo andirivieni della memoria. il tempo è un infermiere più che un giustiziere.
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Giovanni Degli Esposti
- 29/12/2011 17:36:00
[ leggi altri commenti di Giovanni Degli Esposti » ]
E da poco passato il solstizio di inverno... "solstizio" vuol dire sole che sta... anche noi restiamo... in un momento del tempo che è senza tempo. Poi il tempo riprenderà... anche il sole riprenderà a far crescere i giorni e a restringere le notti. Ma noi continuiamo a "restare" timorosi... certo anche noi riprenderemo il cammino. "Non anticipo/non posticipo" sembra quasi un richiamo al vivere lattimo presente... il "qui ed ora"... assecondare lattimo fuggente... assistendolo nel suo essere chirurgo delle nostre paure e delle nostre eccessive speranze, delleccesso di buio che ci prefiguriamo... ma anche dellabbondanza di luce che vorremmo esageratamente avere. Il flusso del tempo, più che i ferri del chirurgo, mi sembra usare lazione tenue e livellatrice dellacqua che scorre... a noi lasciarci andare al flusso della sua corrente. Come sempre ho sovrabbondato con le mie emozioni, forse al di là dei sentimenti che volevi esprimere... scusami Loredana! Bella poesia... inrtensa. Ciao!
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Censa Cucco
- 29/12/2011 16:54:00
[ leggi altri commenti di Censa Cucco » ]
tiranno questo tempo come un chirurgo... ma è una giornata di sole a dare il segno al mio restare... bella questa immagine! Buon anno, censa
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